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Qgis è un software GIS (Sistema Informativo Territoriale) Open Source che permette di far confluire i dati provenienti da diversi formati in un unico progetto di analisi territoriale. L’interfaccia utente semplice e intuitiva e funzioni simili ai programmi GIS commerciali hanno reso Qgis uno degli strumenti più apprezzati in ambito professionale, soprattutto nelle elaborazioni di cartografie. Inoltre, l’espansione con i più svariati plug-in a disposizione incrementa i campi applicativi in ogni esigenza.

E’ noto che fino alla versione 2.xx il software gestisce dati esclusivamente bi-dimensionali, a differenza dell’imminente uscita della versione 3 dove, tra le tante novità, sarà possibile l’analisi della terza dimensione. Tuttavia, in attesa dell’uscita di Qgis 3.0 ci avvaliamo di un plug-in in grado di generare modelli 3D interattivi sfruttando i dati provenienti dal software GIS. L’estensione di cui parliamo è “Qgis2threejs” ed è già presente per il download nel repository ufficiale Qgis alla voce gestisci e installa plug-in nel menu a tendina plugins.

Innanzitutto è fondamentale procurarsi o costruirsi un DEM (Digital Elevation Model) dell’area interessata, questa conterrà i dati altimetrici necessari per la creazione del modello; dopodiché possiamo caricare una qualsiasi mappa, ortofoto o qualsiasi layer raster o vettoriale che costituiranno la texture del nostro modello. Nell’esempio abbiamo caricato un’ortofoto (raster) come base mappa e dei poligoni (vettori) rappresentanti alcuni fabbricati.

Qgis2threejs

A questo punto abbiamo tutti gli strumenti necessari per costruire il nostro modello; quindi lanciamo Qgis2threejs che troviamo nel menu “web” o con l’icona evidenziata nella barra dei plugin.

All’avvio si aprirà la finestra seguente che include tutti gli strumenti necessari per la creazione del modello 3D. Come si può notare il menu è abbastanza intuitivo, in alto troviamo il tipo di file da generare, sulla parte sinistra troviamo il menu principale, a sinistra l’elenco delle opzioni di ogni singola voce del menu principale, in basso il percorso di uscita del file processato.

menu del plugin qgis2threejs - World
Menu del plugin Qgis2threejs - DEM
  1. Alla voce WORLD abbiamo l’estensione dell’intero modello, la sua scala orizzontale e l’esagerazione verticale. Quest’ultima all’occorrenza ci consente di apprezzare maggiormente le differenze di quote. Altro strumento efficace è lo spostamento verticale che consente un taglio alla base del modello (che di default è sul livello del mare) delle quote non interessate. Nell’esempio indicato lavoriamo su un DEM con quote minime di 600 m s.l.m., impostando un taglio a 550 m rendiamo la sezione sotto la superficie più sottile.
  2. La voce CONTROLS è una legenda di tutti i comandi per muoversi nella navigazione 3D all’interno del visualizzatore html.
  3. Al menu DEM dobbiamo scegliere il layer raster (DEM) sul quale modellare la mappa, il tipo e la qualità di resampling, la mappa o l’immagine da incollare sul modello e la sua risoluzione. Inoltre, possiamo scegliere di ritagliare un layer vettoriale alle dimensioni del DEM .
  4. La voce ADDITIONAL DEM per ora verrà trascurata per semplificare l’approccio, dato che nel nostro esempio non sono presenti altri DEM.
  5. POINT, LINE, POLIGON sono i menu dei layer vettoriali dentro ai quali possiamo assegnare delle altezze e la loro posizione nell’asse Z, nonché il colore, la trasparenza e le loro etichette.

Una volta applicate le dovute opzioni possiamo lanciare il plug-in con il tasto RUN. L’elaborazione impiega qualche istante a generare il modello e una volta terminato il resampling apre automaticamente il browser predefinito del PC per leggere il file html salvato nella cartella di uscita.

Guarda qui il modello 3d interattivo

Come si può vedere in figura in pochi passaggi si ottengono già buoni risultati, se ciò non fosse all’altezza delle nostre esigenze niente paura… infatti il plugin permette anche l’esportazione dei modelli 3D in formato .dae, leggibile dai migliori software di grafica tridimensionale, dove avremo modo di aggiungere dettagli, animazioni e texture di alto livello partendo già da una mesh modellata della superficie terrestre interessata.

In conclusione, con strumenti gratuiti e senza grandi processi di editing grafici è possibile ottenere modelli 3D non solo scenografici ma anche utili per valutazioni scientifiche, come il pericolo inondazioni, propensione al dissesto idrogeologico, impatto ambientale e studi geologici.

Inoltre, il formato di uscita in HTML, leggibile da qualsiasi Web browser che supporti WebGL, consente una facile condivisione tra utenti, non avendo bisogno né di software aggiuntivi né di pacchetti per la navigazione virtuale nello scenario 3D.